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Randi, Elisabetta
La cucina autarchica
179635 1942 , Firenze , Cionini 50 occorrenze

La cucina autarchica

Si lascia bollire ancora per 10 minuti e poi vi si getta la pasta occorrente che potrà aver forma di ditali o di strisce più o meno larghe.

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mazzetto, che poi sarà gettato via, composto di prezzemolo, sedano, carota e qualche foglia di basilico. Quando i piselli saranno cotti, si gettano fra i

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Per questo riso occorre 1 Kg. di zucca gialla. Si mette a cuocere con due ramaioli di brodo o di acqua calda leggermente salata e poi si passa allo

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Si fa bollire ancora e poi si getta nella zuppiera, dove precedentemente si saranno poste delle fette di pane abbrustolite e tagliate a dadi. Riesce

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Si pesta fine lo zafferano e si scioglie in un gocciolo di brodo caldo, prima di gettarlo nel riso, che si serve poi con parmigiano. Lo zafferano ha

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. Si voltano spesso, onde non si attacchino al fondo, e quando saranno ben rosolate, si bagnano, prima con sugo di pomodoro o conserva, poi con acqua

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latte portato quasi all'ebollizione, raffreddato a 37° e poi sbattere fortemente in modo che prenda consistenza come il mascarpone.

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Poi tritate dei bianchi d' uovo e dei tuorli d'uovo duri, del prezzemolo ben verde e fatene un bordo tricolore attorno al piatto delle acciughe

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foglie di prezzemolo; si contornano poi con filetti di acciuga, in forma di biscioline.

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Quando la farina avrà legato, si aggiunge un poco di brodo e poi si gettano in questa salsa fettine sottilissime di tartufi. Si lascia ancora un

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Si mettono due tuorli d'uovo con un po' d'acqua in una bacinella sopra un fuoco leggero, si comincia a batterli con la frusta; poi un po' per volta

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Si amalgama con un cucchiaio scarso di olio e poi si scalda e si rimescola a fuoco lento, fino a liquefare gli alici.

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Si mette una casseruola con acqua sul fuoco; quando l'acqua bolle vi si aggiunge qualche goccia di aceto, poi vi si rompono in essa quattro o cinque

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A parte si cuociono dei cardoni nell'acqua, poi si fanno rosolare nel burro, unendovi un po' di buon sugo dell'arrosto e si servono come contorno.

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Si prende una lingua di manzo; si lessa quel tanto che basti per poterla spellare e poi si prepara nel modo seguente:

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Per 300 grammi di fegato, si trinciano tre grosse cipolle e si tengono in molle nell'acqua fresca per un'ora o due. Si sgrondano poi dall'acqua e si

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rosolare nel burro, condendole con sale e pepe. Poi si bagnano con marsala e dopo si fa loro alzare un solo bollore. Se poi si aggiunge del sugo di carne

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Si lava bene il coniglio e si taglia a pezzetti. Si mette poi al fuoco in una casseruola per fargli far l'acqua, che poi si scola; quando sarà bene

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Se poi invece del rotolo di coniglio arrosto, si preferirà una galantina, si procederà nel seguente modo.

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Le tinche così preparate, si possono mandare in tavola con un contorno d'erbaggi (bietole o spinaci) prima lessati, poi insaporiti nell'intinto di

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S'involgono nel pangrattato e si friggono nell'olio. Si versa poi l'olio rimasto dalla frittura, in una teglia, si fa leggermente soffriggere e poi

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Si lessano a parte delle bietole e poi si passano in un tegame con poco olio e aglio tritato e quindi vi si uniscono i calamari, lasciando bollire

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Si fa un soffritto di olio, aglio e prezzemolo, sale e pepe; si lascia rosolare un poco e poi si gettano i ranocchi. Quando sono cotti, si spreme il

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Avendo del sugo di carne o di pesce, si mondano le cipolline fresche o secche e si mettono a cuocere in detto sugo, servendole poi come contorno a

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Servono per lo più per contorno. Si lessano i fagiuolini a metà, e poi si mettono a soffriggere nel burro, quando questo avrà preso il color

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Fra tutte le qualità di funghi mangerecci, ottimo è il porcino, molto ricercato per il suo gradito sapore e per il suo delicato profumo; vengono poi

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venne importata in Europa dal Perù nel XVI secolo, ma solamente nel XVIII fu largamente coltivata prima in Germania, poi in Francia, poi in tutti i paesi

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, procedendo poi con lo stesso sistema di cottura. Naturalmente così cucinate, risultano più saporite.

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Se i piselli sono molto teneri, quel poco di cottura che prendono dentro la balsamella sarà sufficiente, se poi son duri o per qualità o per essere

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. Si dispongono sopra un tagliere e poi si prepara il seguente ripieno.

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Si lavano gli spinaci e si fanno cuocere; quando sono ben cotti, si rinfrescano, si spremono fortemente e si pestano nel mortaio, per poi passarli

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Si scelgono delle zucchine mezzane, si spuntano alle estremità, si lavano bene e poi si tagliano in fette diagonali, dello spessore di almeno due

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Cotti i frutti ripieni, si tolgono dal forno, si lasciano raffreddare, poi si accomodano nel piatto in cui dovranno essere presentati.

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La zuppa poi si può comporre con fettine sottili di pane fine arrostito.

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Qualora poi avvenga di adoperare qualità che male si prestino o si preferisca omettere di sbucciarle, occorre lavarle nell'acqua fresca ed asciugarle

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in diverse volte; poi si uniscono ancora 150 grammi di zucchero, mescolando bene.

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Distesa poi la cioccolata sulla spianatoia, si formano, col suddetto composto tante pallottole grosse poco più delle nocciole; s'involtano sulla

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castagne {circa 200 grammi) in un tegame e vi si versa, a poco alla volta, un quarto di litro di latte, mescolando bene onde non si formino bozzoli, poi

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Dopo averle cotte, si toglie loro quella leggera pellicola che le riveste, poi si pestano bene in modo da formare una pasta omogenea.

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Quando poi la pasta delle castagne è ben raffreddata, si prende una fortiera, vi si distende uno strato di detta pasta e sopra ad esso uno strato di

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Si prendono 140 grammi di noci sgusciate e si pestano fini nel mortaio insieme a 140 grammi di zucchero, poi si versano in un vaso per aggiungervi

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Si versa il composto in una teglia unta di burro ed aspersa di pan grattato e si cuoce al forno, servendola poi diaccia.

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attraverso ad una salvietta, e poi si mette al fuoco entro una terrina.

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acqua calda, lasciando poi raffreddare.

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Accanto a questi spreconi alimentari per insufficiente masticazione ci sono poi, anch' essi numerosi, gli spreconi alimentari per irrazionale

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Si prende della polpa di pesce lesso e vi si aggiunge del parmigiano. Di poi si sciolgono a freddo due grosse cucchiaiate di farina finissima, in

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Si posa poi sul tagliere una larga e sottilissima fetta di lardo, larga e lunga più o meno secondo la quantità dell'arrosto di cui si dispone: vi si

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poi diluito gradualmente aggiungendovi la purea ben calda. Si serve con crostini.

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parmigiano. Si versino poi in una padella relativamente larga con la necessaria quantità di burro, facendone come una frittata che si rivolterà poi di sotto

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Non si dovrebbe poi dimenticare la marmellata di aranci fatta con i frutti maturi, adoperando anche la buccia. Essa costituisce un dolce per fine di

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